È operativa l’Unità di Continuità Assistenziale (UCA) della ASST Papa Giovanni XXIII, un nuovo servizio pensato per rafforzare la continuità delle cure e potenziare l’assistenza territoriale, in particolare per i pazienti con bisogni clinico-assistenziali complessi. L’Unità di Continuità Assistenziale è una équipe mobile, composta da personale medico e infermieristico che interviene direttamente sul territorio in modo rapido, flessibile e integrato per supportare la presa in carico domiciliare di pazienti in condizioni particolarmente delicate. L’équipe si avvale di strumentazione diagnostica portatile di primo livello, come ecografi ed elettrocardiografi, per effettuare accertamenti direttamente a domicilio. Questo permette di operare secondo la filosofia del "Point-of-Care" (letteralmente “Punto di Cura”), che consiste nel portare la diagnostica direttamente dove si trova il paziente, accelerando così le cure. L'obiettivo è quello di supportare una diagnosi approfondita, definire la terapia migliore e individuare il percorso assistenziale più adatto.
L'attivazione dell'Unità di Continuità Assistenziale (UCA) non avviene su richiesta diretta del paziente o dei suoi familiari. La valutazione della necessità e la proposta di intervento sono prerogative dei professionisti sanitari che hanno in cura il paziente, sia in ambito ospedaliero (personale di degenza o del Pronto Soccorso), sia sul territorio (Medici di Assistenza Primaria, Medici degli Ambulatori Territoriali, Infermieri di Famiglia e di Comunità). La richiesta viene inoltrata alla Centrale Operativa Territoriale (COT) di riferimento, la quale ne verifica l’appropriatezza e coordina l’invio dell’équipe UCA al domicilio del paziente.
Il servizio UCA è pensato per i pazienti che hanno bisogni assistenziali complessi e per i quali è difficile o impossibile raggiungere altri servizi sanitari, ad esempio per problemi di mobilità. L'UCA non è un servizio di emergenza: non interviene in caso di situazioni acute, per i quali è sempre necessario rivolgersi al Pronto Soccorso o al 118. Allo stesso modo, non è rivolto a chi può accedere facilmente ai servizi ambulatoriali. Circostanze di intervento dell’Unità di Continuità Assistenziale sono ad esempio:
Il servizio è dedicato ai cittadini di età superiore ai 16 anni domiciliati sul territorio di competenza della ASST Papa Giovanni XXIII. Richiede la presenza di un caregiver di riferimento. Attualmente l’operatività è garantita dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.00 esclusi i giorni festivi (è in previsione un ampliamento degli orari e delle giornate nel prossimo periodo). L’Unità di Continuità Assistenziale opera in collaborazione con i Distretti e in stretta sinergia con gli altri servizi territoriali già attivi (quali ad esempio le Cure Primarie, il servizio di Cure Domiciliari, le Unità di Cure Palliative Domiciliari e gli Infermieri di Famiglia e di Comunità).
«L’attivazione dell’Unità di Continuità Assistenziale rappresenta un tassello fondamentale nella costruzione di un sistema realmente integrato tra ospedale e territorio – ha dichiarato Simonetta Cesa, Direttore Sociosanitario della ASST Papa Giovanni XXIII –. Attraverso un’équipe mobile in grado di intervenire tempestivamente al domicilio, l’UCA consente di offrire continuità di cura anche in situazioni complesse, garantendo un approccio personalizzato e appropriato, in stretta collaborazione con Medici di Medicina Generale, Infermieri di Famiglia e Comunità e tutti i servizi territoriali coinvolti. È un modello che valorizza il lavoro in rete e rafforza il legame tra professionisti e cittadini, con l’obiettivo di portare la cura dove serve, quando serve, mettendo davvero al centro la persona e i suoi bisogni nel contesto quotidiano di vita. Questo servizio rientra a pieno titolo nel Piano di sviluppo Territoriale risultato dal confronto costante con le comunità locali del territorio».
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