Martedì 22 luglio, nel Salone Don Bosco dell’Oratorio San Filippo Neri di Almenno San Salvatore, l’Azienda territoriale per i servizi alla persona Valle Imagna Villa d’Almè ha presentato il Bilancio Sociale 2024, il primo pubblicato nella storia dell’ente che a nome dei 20 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale Valle Imagna Villa d’Almè attua i servizi territoriali rivolti a minori, famiglie, anziani e persone con fragilità. «Il Bilancio Sociale che presentiamo è una testimonianza concreta della rete di relazioni, sinergie e collaborazioni che rendono possibile, ogni giorno, la realizzazione di servizi e interventi a beneficio delle nostre comunità – ha spiegato in apertura Gianbattista Brioschi, Presidente dell’Ambito Territoriale Sociale Valle Imagna Villa d’Almè -. All’interno di questo Bilancio Sociale si evidenzia chiaramente come queste collaborazioni non siano solo dichiarazioni di intenti, ma realtà operative che attraversano tutte le aree di intervento: è proprio grazie a questa rete viva e dinamica che l’Ambito può continuare a essere presidio di prossimità e punto di riferimento per le comunità locali». E Giovanni Caracciolo, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, ha aggiunto: «Questo Bilancio Sociale non rappresenta solo un importante strumento di rendicontazione, ma anche un atto di responsabilità e trasparenza verso il territorio, i Comuni consorziati, gli operatori e tutti i cittadini. In un contesto in cui i bisogni espressi dal nostro territorio sono sempre più articolati e crescenti, è fondamentale che un ente pubblico come il nostro sia in grado di restituire, in modo chiaro e accessibile, il valore sociale generato attraverso il proprio operato. Per dar conto delle scelte fatte, delle criticità affrontate e degli obiettivi futuri, oltre che per rafforzare il dialogo con gli altri attori che operano sul territorio e alimentare un senso condiviso di responsabilità collettiva».
Il Bilancio Sociale è stato presentato dal Direttore dell’Azienda territoriale Gianantonio Farinotti come uno strumento di informazione e trasparenza integrativo al Bilancio Consuntivo, attraverso il quale poter raccontare al territorio quanto è stato realizzato con le risorse investite nel corso dell’anno. I contenuti descritti rendono evidenti la missione dell’ente, gli obiettivi perseguiti, le attività svolte, le risorse impiegate, i risultati conseguiti e il valore sociale che è stato generato. Sette le aree in cui sono suddivise le attività, corrispondenti a quelle indicate nel Piano di Zona: per l’Area Disabilità gli interventi sono stati 2.834 e hanno intercettato 859 cittadini; l’Area Età Anziana ha visto realizzarsi 3.863 interventi per 206 cittadini; l’Area Servizio Sociale di Base ha registrato 12.584 accessi e 1.573 cittadini serviti o coinvolti; l’Area Età Evolutiva ha offerto 404 interventi a 1.040 cittadini; l’Area Tutela Minori ha visto la realizzazione di 715 interventi per 460 cittadini; l’Area Età Adulta ha messo in campo 852 interventi per 1.109 cittadini; infine, l’Ufficio di Piano (che comprende attività trasversali alle diverse aree) ha registrato 604 interventi che hanno coinvolto 2.597 cittadini. Tutte queste attività nel 2024 hanno generato un valore aggiunto per i Comuni: a fronte di ogni euro versato dai Comuni all’Azienda per la gestione associata delle attività, l’Azienda ha prodotto un valore pari a 5,78€ che ritorna ai Comuni stessi; un dato in aumento rispetto al 2023, quando per ogni euro versato tornava ai Comuni un valore pari a 4,77€.«Il Bilancio Sociale racconta non solo attività e numeri, ma anche un’idea di comunità che sceglie di collaborare per generare maggiore valore sociale e per dare risposte più efficaci, integrate e sostenibili ai bisogni delle persone e delle famiglie – ha sottolineato Farinotti -. L’obiettivo è quello di analizzare, misurare e comunicare il senso e il valore del lavoro svolto per rinforzare il dialogo e la fiducia con i diversi soggetti che operano nell’Ambito, continuando così ad essere insieme presidio di prossimità e punto di riferimento per le comunità locali. Il Bilancio Sociale diventa quindi un punto di partenza per rafforzare il dialogo con gli altri attori che operano sul territorio e alimentare un senso condiviso di responsabilità collettiva».
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